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  • Immagine del redattoreMargot

La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci

Stai facendo una passeggiata per il centro città e svoltando in un vicolo ti trovi davanti il solito scenario dei vicoli poco curati delle città, bidoni, gatti randagi, rifiuti, panni stesi ma in un angolo noti una cosa particolare... C’è un paio di scarpe rosse, una senza il tacco… sono rotte, penserai, le avranno gettate via lasciandole qui invece che gettarle nell’immondizia.


E invece no, quelle scarpe erano di una donna, quella donna non porterà più quelle scarpe rosse. Quella donna ormai è lontana, non le porterà più perché per danzare dove si trova ora, non servono. Li non c’è sporcizia, non c’è cattiveria, li non c’è chi diceva di amarla e invece ha fatto in modo che nessun altro potesse amarla, ne toccarla, ne conoscerla..


25 novembre: un giorno come un altro penseremmo tutti.. perché non c’è nulla da festeggiare.


Oggi è uno di quei giorni invece in cui bisognerebbe ricordare, ricordare che abbiamo combattuto anni per arrivare dove siamo ora con i diritti (anche se a volte ancora non vengono del tutto rispettati) che abbiamo tanto sognato. Ma per alcuni noi, quei diritti non dovremmo averli perché siamo “donne”. Come si sa, noi dovremmo badare ai figli, al marito, alla casa e stare a tutto ciò che ci dicono ma la donna è uscita dalla costola del uomo per essere sua pari, non dalla testa per esserne superiore ne dai piedi per essere calpestata!


Insieme a quel paio di scarpe, poco più avanti un paio di sandali, anch’essi strappati giacciono al ciglio della strada… sempre rossi, con le borchie, probabilmente penserai “eh chi vuoi che metta delle scarpe del genere, s’è l’è cercata..” e mi dispiace fermare subito il tuo stupido pensiero, perché in realtà nessuno se la cerca o se l’è mai cercata.


Nessuno cerca la morte.

Nessuno cerca le botte, i lividi, le lacrime, i pianti, la paura..


Nessuno vuole essere triste o costretto a fare qualcosa che non vuole fare.

Nessuno di quelle paia di scarpe voleva essere “rotta” e “abbandonata” sul ciglio della strada.. eppure tu hai avuto il coraggio di pensarlo almeno una volta nella vita “se l’è cercata”.


Ma ora, se fosse tua moglie, tua figlia o qualcuno che conosci a diventare le parole sulla bocca di sconosciuti “se l’è cercata” tu cosa faresti? Cosa penseresti?

Di uomini ce ne sono pochi, di maschi ce ne sono tanti. Prima di alzare una mano su una donna, per qualsiasi pretesto ricordati che è grazie a una donna se sei al mondo.

La violenza non è solo fisica, ma per lo più verbale.


In questo giorno, oltre che ricordare tutte le vittime di violenza, vorrei ricordare a tutti coloro che credono che SE LA SONO CERCATA, non esiste. Siamo essere umani e abbiamo dei sentimenti, non siamo tutti uguali e non tutti sono in grado di chiedere aiuto.


Piuttosto, io mi chiederei perché nel 2021 quasi 2022, siamo qui ancora a pensare a stereotipi, o che una gonna troppo corta sia pretesto per una molestia. Dovremmo essere liberi di poterci vestire ed esprimere come meglio ci sentiamo senza bisogno di essere giudicati.


Un abbraccio a tutte le donne vittime di violenza a chi ha denunciato e a chi ha bisogno ancora di tempo per farlo, ma fatelo perché domani potrebbe essere tardi.

NO ALLA VIOLENZA, di ogni tipo.

Un abbraccio, Margot.

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