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Rivoluzione FacebookAdvertising: Facebook Ads cambia da Gennaio 2022

Il 2021 si chiude così con l’ennesima rivoluzione, al termine di un anno a dir poco turbolento dall’avvento di iOS 14 in poi. Ora è ufficiale: da gennaio 2022 Facebook Ads cambia gli obiettivi delle sue campagne pubblicitarie. L’annuncio arriva direttamente dal blog ufficiale di Meta e il roll out sarà come sempre graduale.


Vediamo allora nel dettaglio come cambiano gli obiettivi di campagna su Facebook e Instagram Ads.


Per guidare efficacemente gli inserzionisti verso impostazioni ottimali delle campagne, Facebook sta riprogettando l’esperienza di selezione degli obiettivi durante la creazione di nuove campagne in Ads Manager. Si sta passando a un gestore di annunci basato sui risultati, in cui gli inserzionisti possono selezionare i risultati di business progettati e l’interfaccia guiderà gli inserzionisti verso i percorsi di creazione/impostazione della campagna più ottimali da raggiungere quel risultato e il restyling segue un “nuovo” concetto sintetizzato sotto l’acronimo di ODAX, ovvero Outcome-Driven Ad Experiences. Lo scopo, infatti, è far coincidere gli obiettivi di campagna con obiettivi di marketing riconosciuti globalmente e legati al risultato (outcome) per il brand/azienda che se ne avvale.


ODAX può fornire scelte logiche allineate con concetti di marketing ampiamente accettati. ODAX può aiutare gli inserzionisti a scoprire soluzioni in loco da utilizzare nelle loro campagne. ODAX può aiutare a ridurre la complessità della configurazione della campagna, favorire la scalabilità ed evitare la doppiezza delle opzioni


Perché questo cambiamento è importante? L’ecosistema degli annunci è diventato sempre più frammentato, difficile da usare e complesso. La confusione degli inserzionisti riguardo agli obiettivi è stata un punto dolente in particolare, gli inserzionisti, faticano a comprendere quali obiettivi selezionare per ottenere il risultato desiderato durante l’impostazione e la creazione della campagna.


Oggi non esiste una tassonomia chiara o coerente che determini cos’è un Obiettivo e quali caratteristiche vivono all’interno di ciascun Obiettivo. Inoltre, esistono opzioni ridondanti utilizzate per lo stesso scopo o per scopi simili. Questi disallineamenti aumentano la confusione dell’inserzionista e spesso si traducono in impostazioni della campagna non ottimali.

Le modifiche avranno un impatto maggiore sugli inserzionisti che utilizzano principalmente le campagne

  • Conversioni

  • Messaggi

  • Visualizzazioni video.

I macro obiettivi a disposizione degli inserzionisti si riducono drasticamente, passando da 11 a 6:

Awareness > Notorietà Traffic > Traffico Engagement > Interazioni Leads > Generazione Contatti App Promotion > Promozione dell’App Sales > Vendite La nuova esperienza verrà segnalata negli account con due alert in fase di creazione della campagna.


Che fine fanno messaggi, conversioni, ecc…? In realtà il cambiamento è più di forma che sostanza. I “vecchi” obiettivi confluiranno all’interno dei nuovi, a seconda della loro collocazione strategica, posizionandosi nello slot di scelta di destinazione delle inserzioni (sito web, app, Messenger, WhatsApp, ecc…).

Ovvero quello che avviene già con la vecchia interfaccia nel momento in cui si sceglie una campagna Traffico, Conversioni, Messaggi, ecc… all’interno del gruppo d’inserzioni.

Nell’infografica ufficiale, è possibile apprezzare questa ridistribuzione. Ad esempio, i Messaggi finiscono all’interno di Generazione Contatti e Interazioni, visualizzazioni video sotto interazioni, mentre le Conversioni e Vendita prodotti del catalogo ricadono sotto Vendite e Leads.


Scelto il macro obiettivo, si passa quindi alla selezione della destinazione in cui vogliamo che gli utenti effettuino l’azione desiderata.

Prendiamo ad esempio il nuovo obiettivo Vendite. Dopo averlo selezionato, puoi optare tra:

  • Sito web

  • Sito web + app

  • App

  • Sito web + Facebook/Instagram Shop

  • Messenger

  • WhatsApp

Nella scelta dell’evento di vendita (conversione) hai a disposizione gli eventi standard del pixel relativi a tale obiettivo: Purchase, InitiateCheckout, AddPaymentInfo, AddToCart, CompleteRegistration, Donate, StartTrial, Subscribe, ViewContent. Nella guida ufficiale non vengono menzionate le conversioni personalizzate, ma non si parla di deprecazione delle stesse.


Infine, esattamente com’è sempre stato, devi scegliere l’opzione di ottimizzazione che nel 90% dei casi deve coincidere con l’obiettivo scelto (l’ex conversioni in questo caso).


Le visualizzazioni video, così come i messaggi, diventano la destinazione dell’obiettivo Interazioni che permette di scegliere tra:

  • Post

  • Video

  • Evento

  • Pagina Facebook

  • Account Instagram

  • App

  • Sito web

  • WhatsApp

  • Messenger

Le lead ads sono invece una costola dell’obiettivo Generazione Contatti con destinazione “Instant Forms”, dove si trovano di nuovo i messaggi e le chiamate telefoniche.


“Sparisce” dalla lista Vendita prodotti del catalogo che era a tutti gli effetti un doppione. Le inserzioni dinamiche rappresentano un format di annuncio più che un obiettivo vero e proprio e, com’è giusto che sia, vengono posizionate nello step di scelta finale dell’Ad (insieme a immagini, video, ecc…).


E le vecchie campagne attive? Non subiscono effetti o cambiamenti.


Conversioni Cross-Channel Tramite l’ODAX, Facebook vuole dare un’ulteriore spinta alle conversioni cross-canale.

In cosa consistono? Lasciare a Facebook la scelta di indirizzare l’utente sulla destinazione d’atterraggio dove è più probabile che effettui l’azione desiderata (la conversione). Selezionando sito web + app o sito web + shop, Facebook sceglie autonomamente di dirottare l’utente laddove stima che possa acquistare o compilare un form con maggiori probabilità.

Opzione già esistente, ma a cui vuole dar maggior risalto, soprattutto nell’ottica di spingere gli Shop nativi.


Conoscevi già questi futuri cambiamenti? Cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti e analizziamoli insieme.




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